Un video dimostrativo mostra una nuova mod in fase di sviluppo che trasforma The Legend of Zelda: Breath of the Wild in un gioco VR in prima persona.
Prima di tuffarci e immergerci nei panni di Link però secondo gli sviluppatori potrebbero essere necessari “alcuni mesi, forse sei mesi o più” per qualsiasi tipo di rilascio pubblico.
Detto questo, il filmato nel video qui sopra sembra già sbalorditivo. Breath of the Wild ha un bellissimo stile artistico cell-shading e non ha certo bisogno di presentazioni. Si presta davvero bene ad essere visualizzato a risoluzioni superiori a quella originale, come già succedeva nel primo esperimento o per meglio dire hack che avevamo visto su CEMU più di un anno fa. Il video mostra sia il gameplay in prima che in terza persona: in quest’ultimo, il modello del personaggio di Link è stato modificato e sostituito con Zelda, ma è solo un cambiamento estetico temporaneo.
Breath of the Wild è stato rilasciato nel 2017 per Wii U e Nintendo Switch e questa mod permette nuovamente di giocarci in VR attraverso il famoso emulatore PC. Gli sviluppatori stanno sviluppando attivamente la mod ora e nel loro server Discord hanno affermato che si aspettano che il prodotto finale utilizzi un metodo di rendering degli occhi alternativo per VR, simile alla popolare modo VR di Grand Theft Auto V.
Sembra però di capire che i requisiti di sistema una volta rilasciata la mod saranno piuttosto alti. Dato che Cemu è esso stesso un emulatore, può già essere piuttosto impegnativo a seconda delle capacità del vostro PC di che andrà ad emulare ulteriormente l’ambiente VR. Soprattutto se si desidera eseguirlo a una risoluzione 4K con un framerate elevato per la realtà virtuale sarà meglio dotarsi di schede di ultima generazione.
Breath of the Wild ha in realtà il supporto VR nativo, se così si può chiamare, tramite il sistema Labo VR di Nintendo su Switch. Per chi non ne avesse mai sentito parlare, Labo deriva un po’ dai Google Cardboard che combinato però con la risoluzione dello schermo a 720p dello Switch non è niente di speciale, specialmente se paragonato a questo esperimento con l’emulatore CEMU.
Fonte: Upload VR
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