Giocato con Meta Quest 2 su PC
Un gioco di combattimento melee multiplayer 1V1 in VR. Perché nessuno ci ha pensato prima? In realtà durante questi primi sei anni di realtà virtuale qualcuno ci ha anche provato, ma senza mai ottenere risultati particolarmente brillanti. Vuoi perché la precisione dev’essere massima e il lag minimo, vuoi perché la simulazione del combattimento con la spada è sempre problematica quando si parla di hitbox, vuoi perché nessuno ha avuto il coraggio di proporre qualcosa di nuovo sul fronte delle meccaniche. Trebuchet, con il publishing di Fast Travel Games, tenta l’impossibile con Broken Edge, un nuovo videogioco VR di combattimento online che potrebbe far impazzire di gioia gli amanti del genere; ma non senza qualche compromesso.
Dopo il divisivo Prison Boss e il sottovalutato Winds & Leaves, Trebuchet azzarda una mossa complicata: buttarsi nel mondo del multiplayer online in VR, con un genere coperto fondamentalmente soltanto da Ironlights. La grande differenza, qui, è che Broken Edge non si limita a schiaffare i due giocatori in un’arena muniti di un’arma bianca, ma inventa e imposta una serie di regole personalissime e profondamente funzionali. Su carta l’obiettivo è semplice: colpire l’avversario con la nostra arma per tre match di fila e vincere quindi finalmente la partita. La difficoltà viene dal come è possibile colpire l’avversario, e cosa fare per avvantaggiarsi prima di sferrare il colpo finale.
La meccanica principale di Broken Edge è infatti basata sul taglio dell’arma avversaria, che andrà piano piano a distruggere definitivamente lo strumento offensivo del nemico. In base a dove le due armi si toccheranno, quindi, sia noi che il nostro avversario andremo a svuotare una barra dell’attacco che – una volta giunta allo zero – andrà a non farci ricostruire più in automatico l’arma dopo un attacco. L’obiettivo è quindi quello di colpire la spada del nemico il più vicino possibile alla sua base, per impedirgli di raggiungerci con la sua punta, e mantenere una finestra il più ampia possibile per arrivare con facilità al corpo dell’avversario. Ma non è finita qui, perché per buttare giù il nostro sfidante dovremo mantenere a nostra volta un’altra barra al massimo: quella della furia. Per farlo, ognuna delle classi dovrà replicare un movimento specifico che mantiene la rabbia al suo massimo; come puntare la spada direttamente verso il nemico, o farla ruotare in continuazione per evitare di perdere le sue abilità.
A tal proposito, sono ben sei le classi disponibili al lancio del gioco; ognuna con armi e abilità estremamente specifiche, che si portano dietro un modo sempre nuovo di approcciare il gameplay. Il cavaliere avrà infatti uno scudo che può parare fino a tre colpi, il samurai può attaccare più facilmente in velocità, il tyrant ha una spada lunghissima, che va tuttavia mantenuta a due mani. Ognuno dei personaggi si porta quindi con sé bonus e malus, presentandoci un approccio sempre diverso, e facendoci scoprire soltanto nel tempo qual è il personaggio più in linea col nostro stile di gioco
Un gameplay molto più facile da imparare che da descrivere, e che – una volta interiorizzato – è capace di restituire partite tese e divertentissime, a patto che si trovino giocatori online. Avendo provato il gioco i pre-release senza giocatori attivi, oltre a qualche partita insieme ad altri giornalisti mi sono dilettato quindi prevalentemente nel single player. Qui, ahimè, le cose si complicano. Ogni personaggio potrà infatti affrontare gli altri cinque duellanti come nella più classica campagna da picchiaduro, con il problema che il moveset avversario – per quanto curato – non riesce ovviamente né a prevedere le nostre mosse, né a risultare particolarmente soddisfacente sul fronte della sfida. È ovvio che per un gioco basato sul multiplayer questo sia un problema relativo, ma è anche vero che se Broken Edge non riuscirà a costruirsi una player base consolidata nel tempo, potrebbe essere doloroso limitarsi a una modalità come questa. La grande mancanza del gioco è infatti una vera e propria campagna che avrebbe potuto giustificare l’acquisto anche a chi non è interessato al multiplayer, rendendo il prodotto fruibile a prescindere dagli utenti attivi sui server di gioco.
Un vero peccato, anche perché sul fronte stilistico Broken Edge è eccezionale. Attraverso una sorta di cell shading pastellato, il prodotto di Trebuchet ci propone un’estetica bella come poche cose viste quest’anno, pulitissima e decisamente personale. Un’estetica così originale non la vedevo da un po’, e mi sarebbe piaciuto vivere anche un altro tipo di esperienza attraverso il suo splendido immaginario.
Particolarmente d’aiuto è invece un prezzo di circa dieci euro, perfettamente in linea con quello di cui ha bisogno oggi il mercato multiplayer in VR, a cui probabilmente una grossa fetta d’utenza riuscirà ad approcciarsi. In ogni caso la base c’è; vedremo se Broken Edge riuscirà a entrare nel cuore di appassionati e appassionate, rivelandosi il multiplayer melee in realtà virtuale che tutti stavano aspettando. Sta poi a Trebuchet lavorare costantemente sul bilanciamento delle classi – sinceramente già più che dignitoso – e sull’aggiunta di qualche mappa o modalità in più rispetto all’esperienza un po’ secca a cui ci troviamo di fronte oggi.
Broken Edge è un competitivo cappa e spada in realtà virtuale davvero unico, che propone una meccanica originale e ben rodata e che presenta un’estetica eccezionale. La validità di un prodotto multiplayer la si vede tuttavia sulla lunga distanza, e il prodotto pubblicato da Fast Travel Games protrebbe rivelarsi nel tempo sia un grande successo che un enorme buco nell’acqua. La base è molto buona, e gli appassionati del genere dovrebbero sicuramente dargli una possibilità, ma sta soltanto al tempo decretare quanto Broken Edge abbia le spalle larghe rispetto a un mercato che oggi non regala mai grandi soddisfazioni.
Broken Edge è disponibile dal 17 Novembre 2022 al prezzo di 9,99€ su Steam e Meta Quest 2.
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