Cara Meta, dobbiamo parlare!

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Il lancio di Batman: Arkham Shadow, una delle esclusive first party più significative per Meta negli ultimi anni, ha sicuramente suscitato molta curiosità mediatica, grazie anche alla presenza a eventi di rilievo come il Summer Game Fest. Ma siamo sicuri che sia stato fatto tutto il possibile per promuovere il gioco? O Meta ha forse rischiato di non raggiungere il pubblico più importante: quello già fidelizzato?

Pur riconoscendo ai ragazzi di Camouflaj la fedele trasposizione dell’atmosfera e del gameplay tipici della serie Arkham, la promozione del titolo all’interno dell’ecosistema Meta appare carente. Ad esempio, l’app Meta Horizon su smartphone, invece di mettere in risalto giochi come Arkham Shadow, privilegia Horizon Worlds, il metaverso di Meta, lasciando ignari gli utenti meno attenti.

Per migliorare la promozione, Meta avrebbe potuto sfruttare Horizon Worlds in modo più strategico. Perché non organizzare un evento a tempo limitato dedicato a Batman, con gadget esclusivi per gli avatar e la possibilità di interagire con gli sviluppatori? Iniziative del genere avrebbero fatto sentire gli utenti parte di una community esclusiva e aggiunto valore all’acquisto del Meta Quest 3.

Purtroppo, nonostante trovi Horizon Worlds un esperimento interessante, mi ha fatto perdere interesse rapidamente. Le esperienze proposte spesso non attraggono un pubblico adulto e mancano eventi realmente coinvolgenti in grado di farmi tornare anche solo per vedere quali novità ci siano.

Nel 2009, Sony con PlayStation Home, anticipando i tempi, organizzava eventi che oggi gli utenti ricordano con affetto, come quelli dedicati ad Uncharted ed Heavy Rain, sfruttandoli per promuovere i giochi in uscita. Oggi, piattaforme come Roblox offrono eventi dedicati, e durante il Tokyo Game Show vengono rilasciate app che permettono agli utenti di visitare stand virtuali. Non voglio entrare nel merito della qualità di questi eventi, ma è evidente che esistono e stanno diventando sempre più comuni. Mi dispiace, da possessore di un Meta Quest 3, vedere che un’azienda che ha investito miliardi nel Metaverso non riesce a implementare iniziative altrettanto interessanti e coinvolgenti.

Per questo motivo, da utente pagante, mi aspetto di più. Ho scelto di investire in questo ecosistema perché credo nel potenziale della realtà virtuale e nelle esperienze immersive che ruotano attorno ad esso. Tuttavia, è frustrante vedere come le risorse e le opportunità vengano spesso sprecate o non sfruttate appieno.

Il problema è che queste occasioni vengono raramente messe, o quantomeno percepite, al centro di una strategia più ampia. È come se mancasse una visione chiara su come massimizzare il coinvolgimento degli utenti. E ora dico a te quello che dicevano a me a scuola: “Può, ma non si applica”. E questa, cara Meta, non è una critica al prodotto, ma alla mancata connessione con la tua community. Si tratta di ascoltare chi ha creduto nel tuo progetto e ora si aspetta di vedere risultati concreti, non solo di vederti rimboccare le maniche quando un competitor come Apple si prepara a rubarti la scena.

Ma, in fin dei conti, come direbbe Kent Brockman, queste sono solo “parole dure, parole dure di un uomo veramente strano”.

 




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