Gal Gun 2 VR: recensione e video recensione (PCVR)

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Giocato su Oculus Quest 2 + Oculus Link (PC)

Disclaimer: Gal Gun 2 è un titolo indirizzato prevalentemente ad un pubblico adulto, se ti senti a disagio a leggere o guardare materiale pseudo-erotico salta serenamente questa recensione! Ricordo che è possibile leggere la recensione uscita al lancio di Raffaele Cadeddu – esperto del genere – cliccando qui.

I giapponesi sono strani, e su questo siamo – credo – tutti d’accordo. O meglio; non sono strani, ma le differenze culturali che li allontanano da noi occidentali sono belle marcate, quindi a meno di non essere grandi appassionati della cultura pop giapponese, tante cose che escono da quelle parti ci risultano ancora veramente aliene. Personalmente sono sempre incline ad abbracciare queste sopracitate differenze, tanto che reputo l’apertura all’inclusione uno dei valori più importanti che può avere un essere umano, ma su alcune differenze tendo, stupidamente o meno, a fare ancora muro. L’elemento che più mi lascia perplesso di una buona parte della narrativa pop d’oriente è la fascinazione per le storie ambientate in un contesto scolastico pre-adolescenziale, e che hanno quindi come protagoniste ragazzine di dodici anni che fanno dell’ambiguità sessuale il punto centrale della loro personalità. Ora, non so bene da dove venga questa ossessione, e forse non lo voglio sapere, ma è un dato di fatto come la normalizzazione della sessualizzazione di un’età che poco si sposa con certi contesti sia – oggettivamente – una realtà in quel del Sol Levante. Tutto questo preambolo, per dire che Gal Gun 2 fa un po’ parte di questa categoria di produzioni, ma è così delirante e sopra le righe che sarebbe forse sbagliato lanciarsi in una disamina etica di un prodotto che è chiaramente un guilty pleasure e che, di fatto, non fa effettivamente male a nessuno. Forse. Scopriamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando nella nostra recensione del discusso titolo di INTI CREATES.

In Gal Gun 2 interpretiamo il classico studente maschio etero cis di una scuola prettamente femminile; uno stereotipo che non può mancare nella narrativa pseudo erotica di stampo orientale, e che si può quasi definire come genere a sé stante. Un bel giorno arriva un simpatico angelo, ci dice che le ragazze di tutta la scuola sono state possedute da una forza maligna, e ci regala una pistola ai feromoni con cui dovremo fermarle, prima che vengano a farci del male lanciandoci le loro lettere d’amore o baciandoci un po’ troppo violentemente. Mi sembra che abbia perfettamente senso. Parallelamente, una volta tornati a casa, e dunque alla fine di ogni sessione scolastica, faremo sempre più amicizia con la nostra vicina; una ragazzina di nome Chiru, la cui personalità viaggia tra l’hikikomori e l’hardcore gamer che odia i giochi moderni. Quindi l’incarnazione, fatta e finita, di una persona che vorrei menare. In ogni caso, quello che dovremo fare in Gal Gun 2 sarà da una parte cercare di sconfiggere tutti i demoni presenti nella scuola, e dall’altra costruire delle relazioni sia con le ragazze che la frequentano, sia con la nostra vicina Chiru, che si aprirà sempre di più verso di noi, lanciando un’intera storyline parallela.

Come avrete oramai capito non stiamo parlando di Shakespeare, ma di un impianto narrativo al limite del nonsense, che nonostante cerchi addirittura di emozionare nell’ultimo atto, funge da mero pretesto per far stare in piedi un gameplay che risulta ancora più folle della storia a cui assistiamo.

Quello che dovremo fare in Gal Gun 2 sarà a conti fatti affrontare un buon numero di missioni, tra principali e secondarie, che ci imporranno varie attività a seconda della loro tipologia. Le missioni più comuni sono quelle in cui spostarci all’interno di una specifica area della scuola muovendoci attraverso un teleport a nodi, sparando con il nostro pistolone d’amore ad orde infinite di ragazzine che ci correranno incontro a tutta velocità. Queste ultime vorranno semplicemente amarvi troppo violentemente, ed attraverso la vostra arma sarà possibile quindi purificarle, rendendo il loro amore casto e puro; o almeno, è quello che ho capito io. Lo so raga, non ha senso, smettetela di porvi delle domande. Per epurarle dal male in modo più immediato potrete inoltre puntare alla zona erogena della singola ragazza, riconoscibile in base a volto ed outfit, che verrà abbattuta immediatamente in seguito a questa sorta di headshot alla giapponese. Ad affiancarsi a queste missioni principali ce ne saranno molte altre che vi richiederanno invece di difendere una o più ragazze dall’attacco dei demoni; una caccia al tesoro in cui trovare oggetti nascosti; bossfight varie e missioni doki doki. Queste ultime non hanno nulla a che vedere con quel Doki Doki Literature Club che ci ricordiamo sicuramente tutti con una certa inquietudine, ma fanno invece parte dell’elemento oggettivamente più delirante di tutto Gal Gun 2.

All’interno di un’ambientazione che sembra uscita da un film erotico anni settanta di stampo psichedelico, dovrete continuare a sparare alle sopracitate zone erogene di una ragazza specifica, per far fuoriuscire una serie di demonietti da risucchiare con la vostra arma secondaria. L’obiettivo è quello di catturare più demoni possibile, in modo da collezionare punti che andranno a sommarsi a quelli della main quest, per arrivare così al finale migliore del gioco.

Proprio così, perché nella sua assurdità Gal Gun 2 è un titolo effettivamente zeppo di contenuti, che presenta un numero ragguardevole di storyline e di finali, raggiungibili a seconda del punteggio totale ottenuto e del legame che avrete instaurato con ogni singola ragazza. Chiaramente la linea più consistente rimane quella di Chiru, ma per i più pazzerelli, anche tutte le altre linee possono regalare qualche soddisfazione.

Ma i contenuti non si fermano qui, perché in Gal Gun 2 è possibile potenziare le proprie armi, personalizzare la propria cameretta, chiamare tutte le singole ragazze della scuola per appuntamenti vari e così via. Per un titolo che è quasi più un lol game che un videogioco vero e proprio, l’opera di INTI CREATES ha da offrire tante di quelle cose, che può ambire serenamente ad una top ten dei prodotti VR più longevi di sempre, come vuole – tra l’altro – la tradizione orientale.

Nonostante ad un certo punto del gioco sia possibile denudare i nemici, lasciandoli in intimo attraverso un’arma speciale, Gal Gun 2 non presenta giustamente né scene di nudo, né riferimenti sessuali troppo espliciti. Nonostante tutto, questo pazzo prodotto giapponese è un videogioco vagamente safe, che viaggia sempre sul filo del rasoio, senza lasciarsi scappare niente di troppo rischioso rispetto a quello che può fare un prodotto che – tra le altre cose – è uscito sul mercato europeo sia su Nintendo Switch , sia su Playstation 4, ovviamente in entrambe le occasioni senza la modalità VR.

Ma sapete qual è la cosa più bizzarra di tutte? Non la narrativa, non in gameplay, non l’immaginario; ma il fatto che Gal Gun 2 sia, effettivamente, un ottimo titolo per realtà virtuale. Tolto il dilemma morale che potrebbe frenare molti utenti, questo pazzo prodotto giapponese ha tutte le carte in regola per divertire qualsiasi tipologia di giocatore; dal casual gamer, al giocatore più insistentemente hardcore. Se devo dirvi la verità non so davvero perché Gal Gun 2 sia così magnetico, ma vi giuro che ad ogni partita non riuscivo a smettere di giocare. Sarà che l’elemento più puramente shooting funziona a meraviglia nell’alternanza tra l’arma primaria e secondaria, sarà che sembra di vivere all’interno di un anime da quanto è bella l’estetica, sarà quella dannata musichetta martellante che rende tutto fin troppo allegro; non lo so, ma so per certo che anche il più profondo hater di questo immaginario potrebbe rimanere ore ed ore a sparare a ragazzine urlanti, per il solo piacere di immergersi in un prodotto VR fatto con tutti i crismi del caso.

Sicuramente l’impatto tecnico gioca un ruolo fondamentale nella riuscita di un prodotto come Gal Gun 2, e raramente mi è capitato di assistere ad un polishing così minuzioso in tutti gli aspetti tecnici di un prodotto in realtà virtuale. Tutte le ambientazioni, i personaggi e gli effetti visivi che compongono il mondo di Gal Gun sono realizzati con una cura quasi maniacale, tanto che quasi scoccia il fatto che siano stati applicati ad un prodotto che non può, per sua stessa natura, ambire a videogioco di massa adatto a chiunque. Certo, potrete sempre provarci, e farvi ammaliare da quest’estetica tanto infantile quanto irresistibile; ma starà a voi capire se vale la pena di farvi sgamare da vostra moglie o da vostra madre, mentre sparate all’impazzata al piedino di una pre-liceale in una scuola giapponese piena di piccoli mostri rosa e demonietti super deformed svestiti. Per me, nonostante tutto, il gioco vale la candela, e nonostante mi sia sentito sinceramente a disagio in più di un’occasione, non sono riuscito a resistere al fascino innegabile di un prodotto realizzato chiaramente con amore.

Prima di chiudere, un paio di informazioni importanti. Gal Gun 2 – di base – è un prodotto flat, e per abilitare la modalità VR dovrete acquistare un DLC a parte del prezzo di circa sei euro, direttamente da steam. Non ho idea del perché di questa mossa delirante, dato che il gioco è chiaramente pensato per i nostri HMD casalinghi, e lo si può constatare in letteralmente tutti gli elementi che lo compongono; ma se Gal Gun 2 è un gioco strano, immagino lo debba essere anche il metodo attraverso cui viene venduto. La seconda informazione che voglio condividere è che Gal Gun 2 non ha settaggi grafici legati alla VR, e quando lo lancerete potrebbe risultare piuttosto sgranato. Se avete un Oculus Rift od un Oculus Quest vi basterà alzare il supersampling dall’Oculus Debugger almeno di 1.4 per avere di fronte letteralmente un altro gioco; stessa cosa per gli utenti Steam VR, che potranno modificare i propri parametri direttamente dal client proprietario. Chiaramente il titolo non è adattato nella nostra lingua, ma presenta un ottimo doppiaggio giapponese, accompagnato da dei sottotitoli in inglese chiari ed esaustivi, tanto che non dovrebbe essere difficile per chi mastica la lingua a livello scolastico capirci qualcosa.

Gal Gun 2 è un gioco indubbiamente bizzarro e pensato per una fascia molto specifica di utenti, ma che può potenzialmente far invaghire anche chi non è abituato a questo tipo di produzioni ed immaginario. Io stesso, che mi sono sempre tenuto alla larga da titoli di questo stampo, non sono veramente riuscito a resistere al fascino magnetico dell’opera di INTI CREATES, che se risulta indubbiamente opinabile nel suo contenuto, non lo è altrettanto nella sua forma e nel suo gameplay. Gal Gun 2 è un gioco divertente, ricco di contenuti e visivamente bellissimo, l’altra faccia della medaglia è che è pieno zeppo di ragazzine poco vestite. Sta a voi decidere se quest’ultimo elemento sia un difetto od un pregio.

Gal Gun 2 in VR è disponibile su Steam dal 20 Luglio 2018 al prezzo di 29,99€, con un DLC per la versione VR venduto separatamente al prezzo di 5,99€. Il gioco è compatibile con Valve Index, HTC Vive, Oculus Rift ed Oculus Quest con cavo Oculus Link.

 




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