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L’uscita di Oculus Quest (qui la nostra recensione) ha segnato un passo molto importante per la realtà virtuale. La possibilità di avere ad un prezzo accessibile un sistema completo, utilizzabile ovunque e configurabile in pochi minuti è quello che serviva alla VR per diffondersi maggiormente. Con l’uscita di Oculus link in fase beta a novembre il Quest può diventare all’occorrenza un visore PC con cui poter usufruire anche di tutti i giochi presenti nelle librerie Oculus e Steam VR. Nonostante i molti pregi però questo visore possiede degli innegabili difetti: la distribuzione del peso lo rende scomodo da indossare per molto tempo, la durata della batteria non è al top e l’audio con gli auricolari esterni non è molto potente ed immersivo. Se questi difetti possono essere trascurabili quando si usa il Quest in sessioni di poche decine di minuti, si amplificano se si utilizza per più ore, cosa comune soprattutto quando si gioca su PC con il link. Fortunatamente la situazione è parecchio migliorabile acquistando alcune aggiunte e ricambi di terze parti, alcune pensate proprio per il Quest, altre invece adattate. In questa guida voglio proprio analizzare queste modifiche con un occhio al prezzo: potreste infatti avere già in casa tutto quello che serve, come arrivare a spendere fino a 200 euro per le mod più spinte.
Faccio subito una premessa: il Quest non è, e non può diventare, comodo da indossare come il Rift S (o altri visori simili), anche se hanno più o meno lo stesso peso. Il fatto che questo visore nasca con l’obiettivo principale della portabilità, ha portato a stivare l’hardware e la batteria nel corpo principale. A causa di ciò il peso è tutto sulla parte frontale del visore, e quando viene indossato grava sulla fronte e sulle guance. Per migliorare questo aspetto occorre quindi controbilanciare la massa frontale con una posteriore, agganciata sul retro dello strap: 200-300 grammi bastano per lo scopo.
Si possono semplicemente attaccare dei piccoli pesi con del nastro adesivo o del velcro, anche se la scelta più intelligente è quella di utilizzare un Power Bank. In questo modo infatti oltre al problema del peso si risolve anche un altro difetto del Quest, cioè la durata della batteria. Con una batteria esterna adeguata è possibile infatti giocare per ore senza il patema di dover ricaricare il visore. Qualsiasi Power Bank da 10000-15000 mAh e supporto per la ricarica rapida va bene, assicuratevi di avere anche un cavo adeguato (la presa del Quest è usb-c). La batteria supplementare si può attaccare semplicemente con del velcro o del nastro, oppure un modo più elegante è quello di usare una custodia a marsupio per cellulare abbinata ad un Power Bank di dimensioni compatibili. Per comodità il cavo di collegamento della batteria non dovrebbe essere troppo lungo. Per supportare ancora meglio il peso del visore è possibile utilizzare anche una fascia a strappo fissata ai lati degli strap e che corre sopra la testa. Anche qui qualsiasi fascia va bene, potreste averne già una adeguata in casa e non saperlo, se avete avuto in passato problemi ai gomiti o alle caviglie…
Il problema dell’audio è quello più facilmente risolvibile, il Quest infatti presenta due uscite jack da 3.5 mm ai lati del visore, permettendo di usare le cuffie preferite. Quindi se le casse integrate non vi soddisfano, utilizzate un paio di cuffie in-ear o chiuse che avete in casa. Se volete acquistarne di di nuove c’è l’imbarazzo della scelta, tra soluzioni simili alle cuffie del Rift CV1 a modelli espressamente progettati per essere utilizzati con un visore. Se volete risolvere il problema del comfort e dell’audio allo stesso tempo, esiste una soluzione sempre più diffusa: preparatevi però a sborsare qualche soldino in più e ad un po’ di “fai da te”.
Sto parlando della mod soprannominata “FrankenQuest” che consiste nel sostituire lo strap del Quest con il Deluxe Audio Strap (DAS) dell’HTC Vive. In questo modo non solo si migliora il comfort (il DAS è più imbottito e più pesante nella parte posteriore rispetto allo strap originale, bilanciando meglio il peso del Quest) ma si guadagnano un paio di ottime cuffie direttamente connesse. Essendo lo strap pensato per il Vive occorre un po’ di “fai da te” per adattarlo al Quest, utilizzando del velcro e una fibbia, ci sono già ottimi tutorial su YouTube. Il DAS non è certo economico (costa circa 130 euro) ma per chi vuole utilizzare il Quest principalmente con il link è un’acquisto consigliato. In questo caso la versione da 128 GB del visore diventa superflua, ed è meglio investire i soldi risparmiati nel DAS per migliorare comfort ed immersione. Anche a questo strap è possibile applicare un Power Bank sul retro, per esempio utilizzando un supporto adesivo per cellulari.
Un ultimo metodo a mio parere non indispensabile per aumentare il comfort del Quest è quello di sostituire la mascherina frontale (quella che appoggia al viso). Ci sono vari produttori, i più importanti sono VR Cover e AMVR ma altri propongono soluzioni più economiche come semplici cover in silicone. Qui l’unico consiglio che mi sento di dare è di provare ed al limite chiedere il reso, non sempre le mascherine aftermarket sono più comode dell’originale, varia molto in base alla sensibilità personale. Un ultimo sito che voglio segnalare è Studioform creative VR, dove è possibile trovare fasce e soluzioni di contrappeso magari non proprio economiche, ma studiate ad hoc per il Quest.
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