TOP 10: la miglior GRAFICA in realtà virtuale!

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Quante volte, raccontando delle meraviglie che la realtà virtuale può offrire in termini di gameplay ed immersione, vi siete sentiti dire: “vabbè, ma la grafica dei giochi VR non è come quella dei giochi normali!” Quante volte, nei commenti sotto agli articoli delle grosse riviste online che raramente parlano di VR avete letto: “questi sembrano giochi della PS2!” Quante volte avete avuto brutti, brutti, brutti pensieri nei confronti di chi pensa che la grafica sia tutto? Bene, da oggi avete la possibilità di schiaffare in faccia a questa gente la verità che non vogliono ammettere; ovvero che anche in realtà virtuale abbiamo assistito a comparti tecnici clamorosi, tanto quanto – se non di più – di molti giochi che vengono definiti strabilianti sul fronte grafico. Questo perché bisogna tener conto che i videogiochi VR viaggiano ad una risoluzione generalmente più alta dei videogiochi tradizionali su PC da gaming e console, e devono oltretutto mantenere un framerate estremamente stabile che va dai 60 ai 90 fotogrammi a seconda del visore. Pronti a fare un bel viaggio nelle gioie visive che la realtà virtuale ci offre già ad oggi? Bene, partiamo!

Arktika.1
4A games è uno studio famoso per aver dato luce ad alcuni tra i prodotti tecnicamente più impressionanti nel mercato tradizionale, tra cui quei Metro che risultano ancora oggi straordinari sulle nostre macchine da gioco. Arktika.1 riprende in parte le atmosfere del loro più famoso franchise, e ci regala un impatto formale letteralmente sbalorditivo. Nonostante il metodo di locomotion a nodi e nonostante qualche anno sulle spalle, Arktika.1 è ancora oggi uno dei videogiochi VR per PC più immersivi di sempre, soprattutto grazie ad un colpo d’occhio che difficilmente invecchierà velocemente nel tempo. Tra ambienti ricostruiti in modo straordinario, modelli dei nemici splendidi ed un’illuminazione iper-realistica, il titolo di 4A Games non può mancare nella libreria di tutte quelle persone che cercano a tutti i costi l’ultra-realismo. Esclusiva Rift eh, come accadrà spesso in questa lista.

Blood & Truth
Chi dice che la realtà virtuale su console non è paragonabile a quella su PC sbaglia di grosso, e lo dimostra London Studio con un titolo visivamente ineccepibile, che forse non ha ancora un pari su personal computer. Nonostante la risoluzione oramai risicata di PSVR, Blood & Truth ha tra le animazioni più belle mai viste in un titolo VR, che si affiancano ad un lavoro su ambienti e modellazione davvero stratosferico. Anche qui parliamo di un sistema a nodi che permette di lavorare di fino sui punti di vista, è vero, ma paragonato a Defector – ovvero il corrispettivo Rift a movimento fluido – Blood & Truth vince su tutta la linea. Se avete una Playstation 5, poi, Blood & Truth è ancora più fluido e definito, e rimane tutt’oggi il prodotto più impressionante della prima generazione di visori Playstation.

Robo Recall
Una delle prime dimostrazioni di forza da parte di Oculus Rift; Robo Recall era ed è tutt’oggi una gioia per gli occhi, soprattutto grazie ad un lavoro sui particellari da mascella spalancata. Tirando poi su la risoluzione con il Debug Tool – come dovete necessariamente fare con gran parte dei titoli esclusivi Rift – la pulizia visiva del prodotto di Epic Games ha ben pochi paragoni nel mercato PCVR. Ricordo ancora lucidamente i primi minuti in sua compagnia, e quella bocca aperta per giorni e giorni che mi ha quasi causato una paralisi permanente. Da Marzo 2017 a Marzo 2021 non è cambiato molto: Robo Recall è ancora una delle gioie più grandi per i nostri occhi da parte del mondo della realtà virtuale.

Stormland
Una delle ultimissime esclusive PC del mercato Oculus, Stormland è un po’ la summa del know how raccolto da Insomniac Games nel lavoro sulla realtà virtuale. Un grande colpo d’occhio, composto sostanzialmente da ambienti splendidi, animazioni solidissime ed un senso di presenza insindacabile, corona una delle ultime esclusive per Rift tra le migliori esperienze visive di tutti i tempi, tanto che un po’ ci fa rimpiangere i tempi in cui Oculus lavorava prevalentemente sulle macchine più performanti. Se volete sentirvi un robot velocissimo che sfreccia tra le nuvole, accompagnati da un impatto iper-realistico, Stormland è sicuramente il gioco che fa per voi.

Lone Echo
Il titolo che ci ha fatto capire per primo che la VR poteva superare per intensità e lavoro sulla narrazione il gaming tradizionale, è stato anche quello che per la prima volta ci ha stupito in modo clamoroso con il suo impatto tecnico. In Lone Echo quello che stupisce non è tanto il lavoro sulle ambientazioni e sull’illuminazione del mondo di gioco – comunque ineccepibile – quanto modellazione ed animazioni della co-protagonista del gioco. Olivia è infatti forse il singolo personaggio più allucinante che abbiamo visto ad oggi nel mondo VR, tanto che sembra quasi di averla a fianco quando ci ritroveremo spalla a spalla a risolvere la curiosa apparizione di un buco nero nell’ignoto spazio profondo. Il lavoro fatto sulla co-protagonista dimostra quanta consapevolezza ha maturato Ready at Dawn nel linguaggio della realtà virtuale, e non vediamo l’ora di scoprire cosa ha in serbo per noi lo studio con il secondo capitolo.

The Climb
The Climb 2 è uscito da poco, ma nonostante i passi avanti fatti in termini di gameplay e varietà non vale certo più del primo capitolo sul fronte grafico. Questo perché se il nuovo arrivato è un’esclusiva Oculus Quest, il prodotto che ha lanciato il franchise è uscito quando dello standalone non si vedeva manco l’ombra, e Crytek si è sforzata di raggiungere i suoi storici standard nel gaming tradizionale anche in VR. The Climb è una vera e propria gioia per gli occhi; uno di quei titoli che ti fanno ancora sentire il senso di scala a distanza di anni dal primo effetto WOW della realtà virtuale, e che dimostrano – tra l’altro – quanto il Cry Engine sia straordinario. Chiunque abbia un PC da gioco dovrebbe giocare a The Climb almeno una volta nella vita, scoprendo la natura come mai l’ha vista prima d’ora.

The Forest
La prima volta che giocai a The Forest su uno schermo tradizionale rimasi sconvolto dalla bellezza visiva del titolo di Endnight Games, tanto che credevo impossibile che da lì a qualche anno avrei visto la stessa cosa in realtà virtuale. Ed invece sono stato smentito, perché a distanza di quasi sei anni dal lancio in early access, The Forest si è arricchito di una modalità VR che lascia letteralmente senza parole. É vero che stiamo parlando di un prodotto flat che ha ricevuto supporto per anni e anni, ed è vero che la conversione si sente su più fronti, ma farsi un giro nelle foreste dell’opera Endnight in realtà virtuale non ha davvero prezzo, soprattutto se avete una macchina da gioco performante che può permettersi di farlo girare al massimo delle sue possibilità. Fan dell’horror e dei survival sono stati accontentati, e non possono sicuramente farsi mancare The Forest nella propria libreria.

Doom VFR
Quando è uscito Doom VFR in molti si sono lamentati della mancanza del movimento libero, senza capire che tutto il gameplay dell’opera ID Software girava proprio attorno ad un inedito teleport su cui si basava il game design. Per qualche motivo, però, nessuno ha notato che sul fronte grafico Doom VFR è molto vicino a quel Doom 2016 che ancora ci fa sognare sulle piattaforme da gioco tradizionali. Visivamente, l’unico Doom per realtà virtuale, è pazzesco a dir poco, e sfoggia tutte le carte di un prodotto tripla A con un estro che ha quasi dell’incredibile. É incredibile perché, nonostante modelli, animazioni ed illuminazioni siano da prodotto flat, la stabilità e velocità a cui gira Dooom VFR nonostante la quantità di nemici a schermo è a tratti miracolosa, ed è tutt’ora una delle cose più belle in assoluto che possiate vedere con i vostri occhi. Se avete un PC da gioco avete il dovere morale di giocare a questa perla incredibile di ID Software.

Asgard’s Wrath
Prima del podio più scontato del mondo, c’è il secondo posto più scontato del mondo. Sanzaru Games, nati e cresciuti in realtà virtuale, dimostrano con Asgard’s Wrath cosa si può ottenere a lavorare su un prodotto PCVR mettendoci tutte le proprie forze e la propria passione, dando vita ad un prodotto visivamente monumentale, ancora insuperato tra le esclusive Oculus. Tra God of War ed il fantasy più tradizionale, il titolo di Sanzaru ci fa subito sognare con uno scontro tra titani in un oceano sconfinato che ci farà sorridere come bambini per molte ore dopo la sua fine, continuando a sconvolgerci con una serie di ambientazioni una più bella dell’altra, che continuano a spuntar fuori insieme a nemici unici, boss giganteschi ed effetti clamorosi. Asgard’s Wrath è la quintessenza della PCVR, un prodotto che mostra dei muscoli che fino ad oggi pensavamo non esistessero nemmeno. Chi ama il fantasy ed una grafica di un certo tipo non può scindere dall’acquisto di Asgard’s Wrath, nonostante i suoi 150Gb di installazione richiesti.

Half Life Alyx
Lo sapevate già tutti, ma eccoci qui. Half Life: Alyx non è soltanto il videogioco con la grafica più impressionante del mercato VR; ma è il videogioco – in generale – con l’impatto tecnico più sconvolgente che abbiamo visto fino ad oggi. Finché non lo si prova non si può capire, ma vi assicuro che non esistono The Last of Us, God of War o Detroit che tengano: l’opera magna di Valve è qualcosa di unico da tutti i punti di vista, tanto che è praticamente inutile elencarvi la lunga serie di elementi fuori scala che presenta anche solo sul fronte tecnico. Senza contare che la varietà di soluzioni di messa in scena si mangia a colazione gran parte del parco giochi della scorsa gen, che viene definito da qualcuno inarrivabile dal mondo VR. Ve l’ho detto e ve lo dico ancora: stronzi, tutti.

Finisce qui la nostra top 10 dei titoli con la miglior grafica vista ad oggi in VR. Qualche sciocchino potrebbe dire che non sono i primi dieci ma sono gli unici dieci, ed è inutile dire che si sbaglia di grosso. Da Robinson The Journey a Star Wars Squadron, i titoli che potevo elencare sono letteralmente decine, e stiamo parlando di nemmeno cinque anni di vita di un linguaggio che, già nel futuro prossimo, potrà regalarci grandissime soddisfazioni. Come sempre grazie a tutti per averci seguito, non dimenticatevi di iscrivervi al canale, lasciare un like ed un commentino – dicendoci magari quella che è stata per voi l’esperienza visivamente più importante in VR – e soprattutto condividere questo video con tutti quei genietti che credono che in VR non si possa ottenere un impatto visivo di un certo tipo già oggi.

 




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